All’inizio di settembre, diversi deputati e senatori liberali hanno annunciato la presentazione di una proposta legislativa per modificare la legge 223/2015 sulle pensioni militari statali.Secondo l’iniziativa dei liberali, le pensioni militari sarebbero indicizzate in base allo stipendio corrispondente al grado militare ricoperto prima del pensionamento, senza considerare gli stipendi percepiti dai riservisti.In sostanza, questa misura mira a garantire che le indicizzazioni siano simili per individui con lo stesso grado, indipendentemente dalla durata per cui il personale militare è stato attivo e, quindi, ha ricevuto uno specifico stipendio (sia esso superiore o inferiore).
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